Ieri, venerdì 14 settembre 2018, si è svolto a Monterosi il concerto “Dedicated to Max”
La formazione (iniziale!)
La formazione in programma risultava già di grande spessore: si è partiti con il “Maurizio Urbani Quartet” composta, oltre che dal grande sax tenore di Maurizio, da Daniele Pozzovio al pianoforte, Enrico Mianulli al contrabasso e Federico Orfanò alla batteria.
La prima sorpresa
Ma come accade nel più genuino dei concerti jazzistici, Maurizio ci comunica, ad un paio di giorni dall’evento, l’amichevole partecipazione del giovane ma già grande “sax alto” Vittorio Cuculo.
Cosa meglio di così? I volantini cartacei erano già ormai stampati, ma per fortuna il digitale ci ha permesso di aggiustare le cose in “Maurizio Urbani Quintet“.
Ma c’è di più!
Quello che poi avviene dal vivo è ancora più soprendente ed è un’altra dimostrazione dell’influenza del grande Max nel mondo del Jazz.
Vittorio ha invitato altri due importanti esponenti del panorama jazzistico italiano: i fratelli Emanuele (batteria e clarinetto) e Adriano (pianista) Urso ad essere presenti tra i pubblico, i quali hanno accettato con grande generosità.
Così anche noi di MUJC, ci siamo permessi di accennare la cosa a Carla Marcotulli (una delle migliori interpreti delle “lyrics” jazz) ed il compagno, il grandissimo batterista Bruce Ditmas, coppia che sapevamo risiedere dalle nostre parti (provincia di Viterbo) e anche loro ci hanno onorato della loro presenza senz’altro aggiungere.
E la magia sia!
E, come si vuole nelle più belle storie di musica che accadono solo nel mondo del jazz, dopo più di un’ora di esibizione in quintetto a grande energia sulle note del bebop con brani classici di Parker e Coltrane (da lover man a bye bye blackbird) ecco che avviene la magia nella già magica atmosfera: prima sale sul palco Carla, deliziandoci con una bella interpretazione di “In a Sentimental Mood” e poi Emanuele alla batteria con i brani Donna Lee e nell’acrobatica esibizione in Cherokee. Ed in mezzo, un brano di Jaco Pastorius, “the chicken“, con alla batteria uno straordinario Bruce Ditmas che ci ha proiettati nelle atmosfere delle migliori esecuzioni del quartetto Metheny-Bley-Pastorius-Ditmas…a Monterosi, da non credere!
Ringraziamenti…
Non si riesce ad aggiungere altro se non che ringraziare tutti questi esponenti del jazz e ancora la Proloco di Monterosi e l’amministrazione del Comune, ed in particolare il sindaco Sandro Giglietti, che ha voluto anche consegnare una targa ricordo al quintetto e che ha confermato il pieno sostegno all’iniziativa MUJIC
Il sostegno alle iniziative MUJIC
Sostegno che si concretizza non solo nell’averci dato questo spazio ma anche nell’aver accolto la proposta e deliberato il progetto di una “nuova tomba per grande Max“.